Federico Plet

Mi presento: sono Federico Plet e sono nato a Monfalcone il 29 settembre del 1998; iniziai a pescare sin dai primi anni d’età, grazie a mio papà Loris che mi portava sempre a praticare varie tecniche di pesca in mare dalla barca quali la traina con il vivo, la bolognese e il bolentino. Dopodiché grazie ad un amico di mio padre, iniziai a praticare una nuova tecnica, lo spinning (sempre da barca). Quel giorno, fu IL giorno… infatti a distanza di parecchi anni (all’epoca frequentavo ancora la scuola media) ho ancora memoria del momento in cui sotto la barca, un branzino che pesava all’incirca 1,5kg mi diede una botta in canna per me spaventosa. L’emozione che mi fece provare quel pesce mi fece letteralmente innamorare di questa tecnica! Tecnica che inizialmente praticai da solo visto che a mio padre non piaceva.
Iniziai quindi ad informarmi, a prendere i miei primi artificiali, la mia prima canna con il relativo mulinello. Dopodiché scoprì anche la pesca al bass e al luccio e soprattutto i primi tempi, mi dedicai quasi totalmente a questi 2 predatori andando a pescare sempre con amici, visto che purtroppo in mare, nonostante le volte che ci andassi, vedevo gli altri prendere branzini mentre io me ne tornavo a casa a mani vuote. Dopo un po’ di tempo, iniziai veramente a sfidare me stesso cercando di perfezionarmi e migliorare nella tecnica e con costanza e perseveranza i risultati poi non si fecero attendere. Già da un po’ di tempo fino ad oggi, ho deciso di dedicare quasi tutte le pescate cercando i branzini e trascurando gli altri predatori come bass e lucci, a cui però ogni tanto di dedico molto volentieri qualche pescata, soprattutto al bass essendo in acqua dolce la mia disciplina preferita in assoluto. Beh comunque come a me piace dire, il branzino e il bass sono pesci estremamente simili, difatti condividono la quasi totalità delle esche artificiali a loro dedicate.
Generalmente, il branzino lo ricerco grazie all’ausilio della mia barca, un boston whaler 15 piedi, uno scafo a mio parere perfetto per riuscire a praticare questa pesca in tutti gli ambienti che i branzini riescono a raggiungere. Nel caso di poco tempo però, pesco molto anche dalla riva.
Come ambienti, quelli che caratterizzano le mie pescate c’è ne sono di vario tipo: dighe, canneti, secche ed infine foci. Amo questa pesca infatti perché ho la possibilità di variare molto i miei spot e ho la possibilità di catturare dei pesci un po’ di tutte le taglie. Quando vado a pesca, soprattutto nel periodo primaverile ed estivo mi piace portarmi via più attrezzatura e provare esche diverse, provare montature diverse, movimenti diversi, e sperimentare un po’ di cose nuove. Infatti per me il bello di questa pesca è proprio anche la libertà di espressione del pescatore e di stare il più possibile a contatto e di sentirsi in connessione con l’elemento liquido.






